1. Libro letto del mese: "Due donne alla casa bianca" di Amy Bloom.
Me lo sono fatta regalare da mio fratello, preso in una libreria stupenda sulla via Emilia.
Parla della scandalosa relazione che Eleanor Roosevelt intraprese con l'amica e giornalista Lorena Hickok. Insomma, avere una relazione extraconiugale, lesbo per la first lady americana all'epoca della seconda guerra mondiale, non deve essere stato proprio un gioco da ragazzi. Ero curiosa come un riccio.
Ma poi alla fine è stato un libro incredibile? No. Un pò forse sono stata delusa nel realizzare che comunque si è trattato di un romanzo e quindi, fondamentalmente, di parziale finzione.
E così, di quella storia così fuori dagli schemi e di quei personaggi così controversi e affascinanti, di vero, non mi è rimasto che pochi riferimenti pallidi e sbiaditi.
Ma un carattere storico rimane comunque, e quindi in fondo, poco male.
D'altronde io, di quei fatti, quelli veri, nemmeno ne sapevo niente.
2. Settimana enigmistica
Io ho una paura fottuta di volare. Non mi vergogno a dirlo. Non mi piace e non mi piacerà mai. Ogni volta che sono costretta a comprare un biglietto aereo maledico profondamente l'essere umano pigro e stupido che non è stato ancora in grado di trovare un modo alternativo ai grandi spostamenti.
Però volo. Mi tocca.
E per mantenere i nervi saldi, niente di meglio delle parole crociate.
La prima pagina l'ha fatta illau...con la penna. Io, più umile, vado di matita e gomma perchè tanto, una cagata o due, la scrivo sempre.
3.Cartina di Lisbona
Ok il vintage sta tornando di moda, ma non so se trovo le parole giuste per spiegarvi il piacere che ho provato nel girare Lisbona con la cartina in mano. Abituata ai navigatori digitali non mi ero accorta di quanto perdessi del percorso con l'attenzione fissa sullo schermo a decifrare incroci improbabili. Qualche sera prima mi ero segnata con una matita alcuni luoghi che mi aveva consigliato Camilla e da quelli abbiamo costruito gli itinerari migliori per girare la città.
E tornata a casa, a Torino, mi sono ritrovata con uno dei souvenir più belli di sempre.
ps: Lisbona toglie il fiato
4. Tisana della buonanotte
La mia spacciatrice di fiducia continua a rifilarmi scuse assurde sul perchè non ha ancora rifornito il negozio con la tisana da sonno ultraterreno, di cui non ricordo il nome e che quindi non posso ricercare in altre piazze.
Al suo posto mi ha dato questa che non mi stende proprio come farebbe Mike Tyson, ma insomma, una stordita importante, anche lei me la da.
5. Crema mani.
Quando l'ho sniffata mi sono accorta che i miei piedi mi avevano già condotto alla cassa e aperto il portafogli. Provateci voi ad aprire il portafogli con i piedi. Serve una grande motivazione e questa era grande a sufficienza.
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