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Visualizzazione dei post da 2015

Amiche al cioccolato

Le amiche...che cosa complicata le amiche. Miele e veleno. Errori ripetuti. Lezioni di vita che non imparo. Un campo minato in cui la strada sicura continua a mutare. Non farò mai la cosa giusta con le amiche. Ci sarà sempre una parola detta di troppo, e una cosa fatta di meno. Tutte diverse...particolari e variegate come i gusti della cioccolata. Ci sono quelle che assaggi una volta tanto, particolari e sconosciute come le praline che vedi schierate alle fiere di paese. Abbinamenti eccentrici che mai ti aspetteresti, ma che invece sono buonissimi. Noci ricoperte di cioccolato, fichi secchi affogati al fondente, scorze di arancia candite bagnate di oro nero, qualche volta piccanti. Quelle dolcezze che sai potrebbero essere la tua droga e rovina, ma che per qualche strana e sconosciuta ragione fai fatica a trovare vicino, e non diventano il tuo dolce quotidiano. Forse perché distanti o complicate, forse perché conosciute nel momento sbagliato, o perché dall'altra parte del m

Le fasi del corridore

Prima fase: La pigra "Domani mi alzo e vado a correre. Cascasse il mondo, ci vado". La decisione è presa e non esiste cosa al mondo che possa frapporsi tra te e il tuo dovere. Niente! E fai tanta, ma tanta tenerezza perché ci credi davvero, oh mia piccola illusa. E continui a crederci fino al mattino seguente quando dovresti alzarti per andare, ma ti accorgi che qualcuno ha spalmato della colla sul materasso e non riesci a staccarti dal letto neanche se fosse messo in verticale sulla parete. Sei costretta a rimandare l'attività sportiva a più tardi, ma non è colpa tua...ovviamente. Poco importa, hai solo posticipato un po' la cosa...magari si va prima di pranzo, ma oh, che sbadata sei invitata a casa di tizia, non puoi dire di no, è stata così gentile ad invitarti...quindi forse meglio prima di cena, ma dai è tornato Caio, non vai a fare aperitivo con lui?!Avrà tanto da raccontare! Ci stai credendo ancora?! eh si...Ma sta tranquilla perché questa sera ti ritrovera

La colazione del campione

Ciao sono Maria e per anni nella vita non ho fatto colazione. Sarà che mia madre tentava di svegliarmi alle sette con parole dolci, alle sette e mezza con fare urtato, alle otto con minacce di morte e ci riusciva definitivamente solo alle otto e un quarto quando irrompeva in camera mia brandendo un'ascia e con la bava alla bocca diceva: "Alzati". Solo una frase, ma più inquietante di Shining, più efficace di Mastro Lindo. Sarà anche che mio fratello, a detta sua, senza premeditarlo, finiva puntualmente il pacco di Gocciole o di Pan di Stelle e, tentava di rifilarmi Galletti o Macine insipidi serviti su di un piatto di menzogna:"Guarda che sono buoni lo stesso eh!"....Eh certo...Mentiva sapendo di mentire, l'infame. Ora capisco perché è stato facile per lui diventà n'avvocato. Insomma, il rito della colazione è andato un po' a perdersi nella frenesia delle mattine. E mai cosa fu più sbagliata. E ora che ho ricominciato, pare na droga. Se non mi fac

lo sapevi che la barriera del suono...

Questa è una chicca carina che ho preso a lezione e che forse sapranno in molti, ma siccome quando l'ho sentita sono stata a bocca aperta per svariati minuti, la racconto anche a voi.  Perchè quando un aereo supera la velocità del suono si dice che ha abbattuto il muro/barriera del suono?! Perché proprio un muro? Cioè vuoi davvero che qualche stronzo abbia fatto un muretto abusivo pure nel cielo?! Il concetto di barriera del suono si sviluppò in seguito a numerosi esperimenti disastrosi condotti con aerei ad elica durante gli anni '40. Gli esperimenti erano condotti con dispositivi che, sebbene sufficientemente potenti, quando stavano lì lì per farcela, spingendo a palla i motori, stringendo i denti e chiappette...bum, andavano a terra. Tutti, uno dopo l'altro precipitavano come mosche. Non si riusciva a capire il perché tanto che la cultura popolare del tempo aveva sviluppato una sorta di credenza mistica, ovvero che esistesse davvero un muro del suono, una barriera

Convivenza 2.0

A casa mia, paradossalmente, ti conviene avere un problema nel cuore della notte piuttosto che di mattina. La probabilità di trovare qualcuno sveglio e disposto ad aiutarti durante le prime ore della giornata è pari a zero. Ma uno zero mortale, assoluto. Gira tutto al contrario a casa mia; alle quattro di notte puoi trovare facilmente qualcuno che suona la chitarra, sente un LP al giradischi o gioca alla play in Dolby Surround. Invece al mattino, a casa mia, tutto deve tacere. Mi sveglio ogni volta in totale solitudine, a colazione mangio pane e tristezza, mentre mi vesto parlo con lo specchio. Ho sviluppato l'insana abitudine di affacciarmi alla finestra ogni qual volta sento i camion dei rifiuti arrivare. Gli uomini della raccolta differenziata, che svuotano i bidoni dell'immondizia nella piazza la mattina, sono i miei unici amici.  Dunque sta mattina riflettevo proprio su questo fatto quando è successo l'irreparabile. Un ragno. Un ragno sul muro. Ma non un ragnetto. Un

Lo sapevi che i matti...

Lo sapevi che… …in inglese l’espressione “matto da legare” viene tradotta con “mad as a hatter”, ovvero matto come un cappellaio. La sua origine risale all’epoca vittoriana quando i cappellai usavano sostanze tossiche, in particolare a base di mercurio, per incollare le stoffe dei tessuti dei cappelli. Pare che queste, se inalate in grandi quantità, provocassero segni di squilibrio mentale. Questo è il motivo per cui nel romanzo di Lewis Carol, Alice nel Paese delle Meraviglie, ovviamente, il personaggio del matto è rappresentato proprio da un cappellaio. Nel film Alice in Wonderland di Tim Burton, il costume del cappellaio matto, interpretato da Johnny Depp, ha il viso leggermente argenteo-metallico volendo proprio richiamare il colore del mercurio. Tu lo sapevi? Io no.

Le cose che più mi piacciono

Quello che piace a me: I frutti di bosco, da soli, sulle torte, sul pane, sui calzini, ovunque... Vedere in strada le macchine che accostano per lasciar passare l'ambulanza...perchè mi sembra l'unico gesto di civiltà che l'uomo compia spontaneamente, senza quasi accorgersene. Ed ogni volta sento il cuore sollevato per aver assistito all'ennesima riprova del fatto che non siamo totalmente stronzi. Il suono delle parole "cargo" e "cumulo nembo"tanto che probabilmente mio figlio avrà uno di questi due nomi a seconda che sia più cicciottello o metereopatico. Le cose che odorano di plastica. Come i grembiuli per dipingere all'asilo. Uno dei miei pochi ricordi. Io non ce l'avevo...d'altronde un grembiule che serve a non sporcare il grembiule è un concetto abbastanza da pazzi! per cui passavo la giornata con il naso attaccato a quello dei miei compagni...chi mi lasciava odorare diventava mio amico. Non ne avevo tanti. A nessuno piace avere

Il mio allenamento col Parà

Il mio allenamento col Parà "Vieni a correre con me? Non corro da un po' di tempo, tre anni a dirla tutta, ma forse con il tuo aiuto posso ricominciare!" "Ma si dai, domani mattina andiamo". Il semplice dialogo tra me e il mio ragazzo, una fredda sera a Pisa. L'allenamento inizia in perfetto stile Full Metal Jacket. Ho percepito troppo chiaramente lo schiaffo termico quando d'improvviso lui ha sollevato via il piumone dal letto senza alcuna pietà. E non ce n'era bisogno perché mi sarei alzata lo stesso, in un'ora o due. Credo che al mondo non ci sia crudeltà peggiore. Il gesto era accompagnato da un brutale "Alzati Cicciona!". Ora, il fatto che sia solito usare lo stesso appellativo in tono affettuoso anche in altre situazioni non giustifica la sua inopportunità proprio in questa precisa occasione. Avrei sofferto allo stesso modo se mi avesse chiamato Palla di Lardo, Soldato Biancaneve o dirmi che ai suoi tempi non facevano pile

Pioggia Pisana

Ci sono varie tipologie di mal tempo. Se devo pensare alla pioggia direi che la si può distinguere in tre macrocategorie in ordine crescente di fastidio e malessere. La prima della lista è il mal tempo leggero, tipo quello estivo, dove la pioggia non è altro che un sospiro di sollievo tra due boccate d'afa. Tutt'altro che fastidiosa. L a calura estiva si attenua per quei pochi minuti che riescono a rimetterti al mondo. Poi c'è la pioggia invernale della serie tè bollente tra le mani, luce calda sul comodino, coperta sulle ginocchia e occhioni dolci e malinconici che guardano fuori dalla finestra. Quando il tepore della casa che ti protegge riesce a rassicurarti al tal punto da sospirare: "che bello quando fuori piove". Ti risvegli la mattina e tutto è passato, come un sogno lontano di cui al risveglio non ricordi più con precisione i dettagli. E poi, infine c'è lei...la Pioggia Pisana.  Si chiama proprio così, Pioggia Pisana. Ci si ri

Il coinquilino insegna: lezione 1

Visto che oggi non è una giornata particolarmente piacevole e a nessuno piace sentire gente che si lagna, ne approfitto per parlarti di una cosa che mi piace e che forse conosci già, ma più probabilmente no.  Prendilo come un consiglio, perché io la prima volta lo presi così e mi sono svoltata non poche insalate.  Sei confuso? Ora mi spiego.  La storia inizia con il buon caro Tonino, padre amabile ed affabile della mia vecchia coinquilina. Vecchia non perché sia così tanto più grande di me...e poi chi sono io per parlare di vecchine che alla tenera età di 24 anni da ieri sera convivo con un senile mal di schiena! No no...vecchia perché da qualche anno non vive più con me e ho dovuto imparare a colmare la sua assenza con le piccole cose che mi ha tramandato. Comunque tornando alla storia, il buon caro Tonino un giorno decise di donare alla prole un barattolo pieno di semini di sesamo. Io, scettica come san Tommaso, non mi avvicinavo a quel cibo da uccelli. Che poi, come biasimarmi! I

Convivenza.

Oh tu, che fuggi da questa casa. Perché ti nascondi?  Non aver paura.  Avvicinati, prova ad entrare.  Sei come un cucciolo bagnato ed affamato e desideri così tanto trovare conforto tra queste mura. Ma ti capisco.  Le persone che sono qui ti hanno già torturato abbastanza.  Che senso avrebbe riprovarci? Che senso avrebbe soffrire ancora? Qui nessuno ha bisogno di un eroe.  Ma fidati, non ti faranno più del male.  Devi farlo per me che non posso più vivere così, nella tua assenza.  Mi manchi più delle lenzuola stirate di mia madre. Qualcosa è cambiato! Mi hanno promesso che saranno coscienziosi e che avranno cura di te. Con il tempo impareranno ad apprezzarti. Hanno detto che staranno attenti quando alle tre di notte attaccheranno le chitarre all'amplificatore per andare di musica metal a tutto volume.  Dicono che non importa sapere chi ha le casse stereo più potenti. Non le faranno più suonare tutte insieme per capire quali si sentano meglio dalla cucina.  Mi hanno

Parliamo di candele

Parliamo di candele. Ok, lo devo ammettere: anche io sono una persona fissata con le candele profumate. Non posso farci niente, mi piace entrare nella stanza e percepire all'istante il cambio di odore. Mi piace perché, è come se, anche attraverso il sapore e l'odore, io sapessi di stare entrando nello spazio dove le cose sono più o meno tutte come le voglio io. Ho sempre acquistato candele profumate economiche, quelle dell'Ikea per intenderci. Un bel barattolo a 2,50 € e passa la paura. Purtroppo, gran profumo da spente, ma da accese solo un'allegra fiammella a farmi compagnia. Con le candele tradizionali ho sempre avuto difficoltà a consumare la cera in modo regolare e alla fine mi rimaneva un bidone di prodotto sui lati e lo stoppino completamente consumato. Ma che spreco! Inoltre il più delle volte le dimentico accese, il che non dovrebbe essere un così gran problema se non per il fatto che il mio coinquilino D., alla vista di candele incustodite,comincia a dare

Le canzoni più ascoltate di Gennaio

Le canzoni più ascoltate di Gennaio Se c'è un uomo dentro di me sarà sicuramente della peggior specie...ma almeno spero ascolti buona musica. Walking on the Moon- The Police  http://youtu.be/0Nt8dJ6rMZI Born at the Right Time- Paul Simon  http://youtu.be/ymjuHYKh7d4 The Obvious Child - Paul Simon  http://youtu.be/y11yMCnhxZE?list=PL1F20F898619587DA Grey Goose - Cesare Cremonini  http://youtu.be/FKgwlMKrpKA Against the Tide - Milow  http://youtu.be/dwnmw9XFzAc

Come si inizia un blog?

Come si inizia un blog? Me lo sto chiedendo adesso seduta sul divano della mia cameretta due metri per due, in una fredda sera di gennaio. Avrei tante cose da dover fare, tante da dover studiare, ripetere, disegnare, ma la mia mente oggi è bloccata, immobile e rifiuta di affrontare qualsiasi cosa abbia anche solo la parvenza di un dovere. Che poi a me sono i doveri che mi rovinano! Se non fossero doveri farei tutto con molta più voglia, con piacere. Devo fare le pulizie! Certo c'è a chi piace e chi sono io per giudicare, ma sono sicura che se non ci fossero le norme igienico-socio-culturali-sanitarie a impormi di spolverare ogni volta che un granello di polvere si posa sul mio comodino, avrei molta più voglia di fare le pulizie. La polvere alla fine mi stà simpatica..è silenziosa, discreta, non fumatrice..una perfetta coinquilina. Peccato solo non paghi l'affitto. Ecco se c'è una cosa invece che proprio non sopporto sono i capelli! Quelli neri, lunghi, spessi come tronchi,